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Perché Kinier Organics

ETICA E FILOSOFIA KINIER

Kinier Organics basa la propria filosofia sui concetti di conoscenza, prudenza e famiglia: realizziamo integratori con grande prudenza, attenzione e know-how, e commercializziamo solo e soltanto quello che consumiamo noi stessi e le nostre famiglie.

La tua salute è al centro della nostra attenzione. Kinier Organics è sinonimo di rimedi naturali, integratori, nutraceutici e prodotti per la cura del corpo di altissima qualità, altamente efficaci e di produzione propria. La nostra lunga esperienza, i qualificati collaboratori, le moderne tecniche di produzione e gli accurati controlli fanno si che tutti i nostri prodotti siano in grado di soddisfare le richieste più esigenti.

I nostri prodotti sono amati e scelti in quanto anteponiamo conoscenza ed etica a politiche prettamente commerciali. I nostri clienti, distributori e collaboratori si fidano di noi.

Dove possibile e appropriato, le nostre materie prime sono di origine vegetale o minerale. Utilizziamo un elevato dosaggio di essenze vegetali e principi attivi scelti con grande cura, in grado di offrire quanto necessario per essere di reale supporto alla tuaalute, bellezza e benessere.

COSA FA KINIER ORGANICS?

Ci sono centinaia di variabili da tenere in considerazione per creare integratori efficaci e sicuri. La nostra missione consiste nel creare prodotti che funzionano, piuttosto che semplicemente prodotti che si vendono. A tal fine ci avvaliamo di professionisti di grande esperienza nel campo medico e scientifico e teams di sviluppo e collaboratori provenienti da diverse nazioni (quali Italia, Spagna, Estonia, Svizzera).

COME CREARE UN PRODOTTO CHE FUNZIONA DAVVERO?

Il primo passo per formulare composizioni che garantiscano un effetto fisiologico reale è quello di BASARSI SUI RISULTATI CONCOMITANTI DI AUTOREVOLI RICERCHE SCIENTIFICHE.

Ad oggi esiste un’infinità di studi che arrivano a conclusioni che vengono poi smentite da altre ricerche. In un panorama scientifico di questo tipo, l’autorevolezza della fonte, il numero di ricerche che garantiscono l’effetto e la sicurezza di una sostanza e la grandezza del campione su cui lo studio è stato realizzato sono elementi fondamentali per garantirne l’attendibilità.

La filosofia della nostra azienda, nella scelta delle materie prime e nella formulazioni di integratori nutraceutici, si basa sull’uso di sostanze di elevata qualità e purezza il cui effetto fisiologico è stato dimostrato da molteplice ed autorevoli fonti. Il medesimo criterio viene utilizzato per definire le sinergie alimentari, quindi l’equilibrio e il bilanciamento di più sostanze.


Ci avvaliamo delle migliori tecnologiche in grado di estrarre i principi attivi mantenendo intatte le loro preziose proprietà e lo facciamo grazie ad un team di esperti del settore della nutricosmetica.
I nostri prodotti, seguendo gli standard più elevati (ISO22000) vengono controllati e analizzati lotto per lotto per escludere la presenza di metalli pesanti, OMG, materie prime che siano state irradiate o contaminate e non contengono nitrati o allergeni.

ESEMPI DI ALCUNI ERRORI MOLTO COMUNI CHE RENDONO I PRODOTTI INEFFICACI O ADDIRITTURA DANNOSI

La creazione di un integratore fatto per funzionare (ce ne sono tanti sul mercato purtroppo nati esclusivamente per vendere..e purtruppo tu, come usuario, non hai le conoscenze tecniche che ti permetteranno di riconoscerli) suppone grande attenzione, prudenza e conoscenza.

Riportiamo di seguito, in sintesi, 4 dei 22 punti discussi di recente in “VALORI ED ETICA AZIENDALE“, conferanza in cui il team Kinier Organics ha discusso riguardo agli innumerevoli errori che non dovrebbero essere commessi quando si formula un integratore.

ERRORE N1: l’uso dell’agente di copertura E171 (biossido di titanio), considerato potenzialmente cancerogeno ma ancora utilizzatissmo in Italia e nella maggior parte dei paesi europei.

Il biossido di titanio si usa come agente colorante e coprente (per ricoprire le compresse di un bianco chiaro e un azzuro vivo ad esempio – due colori che rappresentano il 90% del prodotto sul mercato! -). Come colorante ha propiretà eccezionali ma una recente valutazione da parte dell’agenzia nazionale francese per la sicurezza alimentare ANSES ha raccomandato di proibire l’uso del colorante alimentare E171 che si è rivelato potenzialmente cancerogeno. Un decreto francese ha vietato l’uso di questo additivo in qualsiasi alimento e integratore commercializzato in Francia!

Finora, gli Stati membri dell’UE non hanno concordato con la normativa Francese EFSA sta realizzando nuovi studi sull’E171.

COSA É CORRETTO FARE IN QUESTO CASO? La nostra azienda, per buon senso e prudenza e per preservare la tua salute ha deciso di ELIMINARE TOTALMENTE QUESTO AGENTE DAI PROPRI PRODOTTI (ancora sorprendentemente cosi diffuso in Italia) in attesa di ulteriori studi e conclusioni da parte di EFSA.

ERRORE N2: la somministrazione di dossagio troppo elevato di vitamine non ne aumenta l’assimilazione ma appesantisce reni e fegato e comporta semplicemente una spesa innecessaria. A titolo di esempio, consideriamo la vitamina C che viene assorbita in dosaggio non superiore a 250mg (dato scientifico ormani ASSOLUTAMENTE CERTO). Assumere un grammo di vitamina in una unica dose comporta quindi una dispersione di circa 750mg (che semplicemente sovraccaricano reni e fegato).

Ma allora parchè il mercato è pieno di integratori (di grande successo tra l’altro) che propongono dosaggio di 1mg di vitamina C in una assunzione unica? Semplicemente perchè questo prodotto è molto richiesto e non è vietato. In questo caso l’effetto fisiologico e il benessere dell’usuario passano totalmente in secondo piano.

Cosa fare quindi se si ha un fabbisogno elevato di vitamina C? É sicuramente più sensato utilizzare vitamine a rilascio prolungato per garantire la corretta assimilazione e ridurre la % di dispersione. Pochissime azienda utilizzano tale strategia (ovviamente più costosa). Una seconda possibilità è quella di presentare il prodotto da 333 mg per compressa e assumere 3 compresse al giorno a distanza di alcune ore. Confezionare 120 capsule da 1000mg di vitamina C non è molto più caro che il confezionamento della medesima quantità in formato 500mg. Molte aziende prediligono 1000 mg ignorando (in quanto non dispongono di un team tecnico farmaceutico e quindi per negligenza, o per interesse commerciale) l’inutilità di tale dosaggio. Non è un caso che in Francia sia giá stata proibita l’assunzione di dosi da 1 grammo di vitamina C!

ERRORE N3: l’uso esclusivo di estratti titolati, eliminando totalmente le altre parti della pianta. Sono numerosi in casi in cui tale strategia riduce notevomente l’efficacia del prodotto. Facciamo un esempio molto comumune: la CURCUMA. I benefici della curcuma non derivano esclusivamente da curcumina e curcuminoidi. Anzi, ci sono centinaia di studi che dimostrano che sono i polisaccaridi bioattivi (totalmente esclusi quando usiamo un estratto titolato!) che svolgono un’azione potente nella protezione contro i radicali liberi. Numerose autorevoli fonti hanno dimostrato che l’azione sinergica di TUTTI I PRINCIPI ATTIVI DELLA CURCUMA é nettamente superiore rispetto a quella realizzata della curcumina isolata (che viene quindi proposta per motivi commerciali e sicuramente non scientifici).

La migliore soluzione, in questo caso, è senza dubbio quella di somministrare l’intera catena di polisaccaridi (tra cui la curcumina) a dosaggio elevato e con combinazioni alimentari (con BioPerine ad esempio, per incrementare le possibilità di assimilazione) e soluzioni tecnologiche (capsule protettive e gastroresistenti, lavorazione a freddo..) per aumentare esponenzialmente la bio-disponibilità di tutte queste sostanze benefiche. In alcuni casi specifici può avere senso utilizzare la pianta intera, essiccata, e in a aggiunto un estratto titolato della stessa. Questa procedura deve essere seguita solamente quando l’analisi chimica della sostanza manifesta una carenza di alcuni polisaccaridi (principi attivi) rispetto ad altri.

ERRORE N4: ignorare le sinergie alimentari e accoppiare sostanze che si distruggono a vicenda. La combinazione di ingredienti può generare dei benefici addizionali dovuti all’unione, detti sinergie (due o più sostanze che si aiutano a vicenda) oppure dispersioni o addirittura tossicità (sostanze che assimilate congiuntamente si annullano, come accade a titolo d’esempio per latticini e tannini (caffè, tè) se assunti assieme ai cibi ricchi di ferro: ne riducono l’assorbimento poiché formano con esso dei complessi insolubili che inibiscono l’assimilazione. Nonostante tali principi di base, a volte sono presenti sul mercato combinazioni non sinergiche o addirittura ad alto rischio come nel caso di estratti che, se assunti senza il dovuto controllo medico e a dosaggio non corretti, possono influire su quadro ormonale (vedasi San Palmetto).